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CRONOLOGIA DELL'OPERA SCIENTIFICA DI ENRICO FERMI                         337

         stesso anno Fermi presenta al CNR una dettagliata proposta per la costituzione di un
         Istituto Nazionale di Radioattività, nella quale fa notare come l'Italia, che fino a quel
         momento ha avuto una posizione preminente in questo campo di ricerca, stia perdendo
         decisamente terreno rispetto ai laboratori dotati di macchine acceleratrici che forniscono
         sorgenti la cui intensità è "migliaia di volte superiore a quelle ottenibili partendo dalle
         sostanze naturali" e prosegue: "È chiaro come queste circostanze rendano vano pensare
         a un'efficace concorrenza con l'estero, se anche in Italia non si trova il modo di organiz-
         zare le ricerche su un piano adeguato". Nel corso di una sua visita a Ernest Lawrence
         nell'estate del 1937 Fermi esamina concretamente la possibilità di realizzare in Italia un
         ciclotrone "economico". Ma nel luglio 1937 muore improvvisamente Guglielmo Marconi,
         che nella sua veste di presidente del CNR e dell'Accademia d'Italia era stato un valido
         sostenitore del gruppo, nonostante le sue numerose richieste per ottenere fondi per la
         ricerca non fossero del tutto in consonanza con l'idea che Mussolini aveva riguardo al
         ruolo della scienza nello Stato fascista. Ecco cosa scriveva il Duce a un suo aiutante già
         nel 1930: "Le rimetto questa doglianza che mi è stata consegnata da S. E. Marconi, Preso
         del CNR, nonché dell'Accademia d'Italia. Credo che gli si possono dare 570.000 dal fondo
         delle spese impreviste e non un soldo di più. Salvo a vedere se questo Consiglio debba
         ancora funzionare". Il 1937 è anche l'anno della morte di Ernest Rutherford. Fermi lo
         ricorda in una breve nota pubblicata su"Nature".

          1938


            Nel maggio del 1938 il CNR respinge definitivamente la proposta di Fermi per l'Istituto
          Nazionale di Radioattività adducendo la limitata disponibilità di fondi e poco dopo gli
          assegna un contributo che Fermi giudica del tutto insufficiente per realizzare qualsiasi
          progetto, in particolare l'idea del ciclotrone. È evidente ormai che la più importante
          istituzione scientifica italiana non è in grado di mettere a disposizione di Fermi e dei suoi
          collaboratori i mezzi necessari per proseguire ricerche che possano competere con quelle
          portate ormai avanti nei laboratori più avanzati. Nel frattempo la situazione politica
          sta precipitando. In marzo è avvenuta l'annessione dell' Austria alla Germania nazista
          (Anschluss) e soprattutto nel mese di luglio inizia anche in Italia la campagna antisemita
          con la pubblicazione del Manifesto della Razza. Nei mesi successivi vengono promulgate le
          leggi razziali: comincia l'espulsione degli ebrei da tutti gli impieghi statali, dalle università
          e dalle accademie, oltre all'esclusione degli allievi ebrei dalle scuole publiche. La moglie
          di Fermi, Laura Capon, è ebrea e all'inizio di settembre i coniugi Fermi decidono di
          emigrare. Il 10 novembre Fermi riceve l'annuncio ufficiale del conferimento del premio
          Nobel e decide di proseguire direttamente per gli Stati Uniti dopo il soggiorno a Stoccolma
          per la cerimonia di conferimento del premio. Nel corso dei suoi precedenti soggiorni negli
          Stati Uniti, Fermi aveva maturato una profonda simpatia per quel Paese, come ricorda
          Emilio Segrè: "Lo attiravano i laboratori attrezzati, gli abbondanti mezzi di ricerca,
          l'entusiasmo che sentiva nella nuova generazione di fisici" e prosegue sottolineando come
          la decisione di emigrare fosse "più l'esecuzione di un piano a lungo meditato che una
          decisione improvvisa determinata dalle circostanze" .
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